Anno 2020 - Prof.ssa Angela Guidi -
Nella seconda metà del Quattrocento, l’imperativo del ritorno alle fonti e alla civiltà classica fu pensato come un incitamento a riscoprire, rileggere e rivalutare la cultura dei latini e dei greci. Uno dei momenti fondamentali di questo programma di studi fu la riscoperta dei testi e del pensiero di Platone, portata avanti in particolare da Marsilio Ficino a Firenze. Anche i dotti ebrei della penisola vengono in quegli anni in contatto con la cultura umanistica e con l’eredità platonica che la tradizione medievale aveva fino ad allora ignorato. La scoperta da parte degli ebrei italiani di questo corpus di testi e di dottrine darà luogo a nuove esperienze culturali e a maniere diverse di intendere il rapporto tra la tradizione ebraica e la filosofia greca. Il corso si propone di esplorare alcune di queste riletture ebraiche di Platone nel contesto del dibattito intellettuale tra ebrei e cristiani tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento.
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